dal lat. QUALITATEM da QUALIS quale e terminazione propria di nomi astratti. Modo di essere, Proprietà, Natura (cioè quale una cosa è).
dal lat. CULTUS che tiene a COLERE coltivare. Esprime la cura necessaria per ottenerla, pari a quella dell'agricoltore per vedere i frutti.
dal lat. MEMORIA da MEMOR che si ricorda. Facoltà di ritenere e riprodurre i pensieri primitivi senza che rimanga o ritorni l’occasione che li suscitò.
formato sotto la influenza del fr. Projet, ant. project: dal lat. PROJECTUS azione di gettare avanti da PROJICERE porre e propr. gettare avanti.
Se le parole non avessero l’importanza che invece hanno, e che cerchiamo sempre di dare loro, potrei affermare che Kakapolab è un’isola, un’isola felice.
Ma un’isola è un luogo per sua natura difficilmente accessibile, quindi o si hanno i mezzi necessari per raggiungerla oppure bisogna avere la fortuna d’essere autoctoni; in entrambi i casi, vivere sull’isola è un privilegio. Kakapolab non è un privilegio per pochi, deve essere invece, uno spazio di confronto e di progettazione accessibile alle più diverse formazioni disciplinari. Architetti, Designer, Ingegneri, Informatici e molti altri ancora possono far parte di Kakapolab se condividono lo stesso desiderio.
Il desiderio è ciò che caratterizza Kakapolab. Come il Kakapo, viviamo in un ambiente ostile con forti ingiustizie (sociali e lavorative), in un momento storico che ci impone uno scatto di orgoglio e quindi di affermare con forza quasi rivoluzionaria ciò che rivoluzionario non dovrebbe essere. Qualità del Progetto e del processo creativo, rispetto delle figure professionali che si inseriscono in questo processo (dall’artigiano al creativo fino all’utente finale), ribadire l’importanza del life cycle design, della partecipazione come elemento centrale dell’esperienza progettuale.
Kakapolab non è un’isola.
Kakapolab è un arcipelago di interessi, di persone e di desideri, un luogo dove le parole sono importanti perché tutto ciò che ha significato, resta.
Il kakapo crede che una buona progettazione si basi sul rispetto delle persone e che vada aldilà della produzione di oggetti.
Il kakapo rifugge le logiche di progettazione autodistruttive.
Il kakapo si guarda allo specchio e si compiace del suo culone.
Il kakapo crede che si possa essere felici anche con quello che si ha / che si è: fa tesoro di quello che ha e lo usa al meglio.
Il kakapo è stato invaso, spodestato, ucciso... ma lui resiste: anche quando sembra estinto, ne rimane qualche esemplare ben nascosto pronto a ripartire da zero.
Il kakapo vive meglio su un'isola tropicale.
Il kakapo crede che si progetti meglio insieme che non da soli.
Il kakapo è curioso, ha voglia di imparare e ama il confronto. Studia le tradizioni per trovare nuove soluzioni per il futuro.
Il kakapo ha un'aria poco sveglia, ma solo perché mentre cammina sta pensando a come risolvere un progetto molto complesso.
Il kakapo sa qual è la differenza tra complicato e complesso.
Presidente, Designer
Vice-Presidente, Industrial Designer
Tesoriere, Architetto
Segretaria, Sarta
Consigliere, Perito Elettronico
Consigliera, Architetto
Consigliere, Perito Elettronico